Il Covid-19 ha messo in crisi i principali venditori di smartphone: tutte le novità di Samsung, Huawei ed Apple.

La pandemia globale che ci ha colpito ha causato ingenti danni, inutile negarlo. Non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sotto l’aspetto economico ovviamente. Vendite e mercati, sia nazionali che internazionali, sono tutt’ora in grossa difficoltà. Tutti i settori professionali, fra cui quello degli smartphone, hanno dovuto far i conti con il Covid-19.

In questo caso, la violenta flessione è arrivata soprattutto nel secondo semestre del 2020: nel mercato degli smartphone si registra infatti una perdita generale del 20,4% rispetto allo scorso anno, che equivale a ben 295 milioni di unità vendute in meno.

Tuttavia, nonostante i principali venditori di smartphone abbiano affrontato una crisi senza precedenti, le multinazionali sono decise a tornare subito alla ribalta e a vincere la concorrenza. Ecco le statistiche tratte da uno studio di Gartner, insieme a tutte le loro ultime tendenze.

Samsung, il primo venditore di smartphone al mondo

Samsung è ad oggi il principale venditore di smartphone del pianeta. Tuttavia, è quello che ha subito la maggior perdita a causa del Coronavirus. L’azienda sudcoreana ha infatti venduto quasi 55 milioni di telefoni in questo secondo semestre, a fronte degli oltre 75 milioni di telefoni venduti nel secondo semestre del 2019: si registra quindi una flessione del 27,1%.

Nonostante il momento di difficoltà, però, l’azienda fa previsioni ottimistiche circa il prossimo semestre. Lo dimostrano tutte le novità che Samsung ha svelato con la nuova gamma Galaxy Note 20. Oltre ai vari tablet, smartwatch e auricolari, l’ultima trovata porta il nome di “Galaxy Z Fold 2”. Si tratta di uno smartphone pieghevole di notevoli dimensioni: il display principale infatti sale a 7,6 pollici, mentre quello frontale a 6,2. La sua uscita in commercio non è ancora fissata, ma la data prevista è vicina.

La strada verso cui sta andando Samsung quindi è chiara: non solo qualità, ma soprattutto dimensioni. Lo schermo (doppio) si allarga sempre più, avvicinandosi ulteriormente al layout di un tablet o addirittura di un pc. Questo tipo di dispositivo, ovviamente, non può che essere la prima scelta per gli utenti che amano navigare su YouTube e guardare video su Internet, ma non solo: viste le dimensioni, le persone potranno usare il proprio smartphone anche per videochiamate o conferenze di lavoro.

Huawei saluta Android: c’è un nuovo sistema operativo

Huawei ha quasi raggiunto Samsung nella classifica di unità vendute nel secondo trimestre 2020. Due le spiegazioni. La prima è una crescita di vendita del 27,4% rispetto al trimestre precedente, vale a dire oltre 54 milioni di unità vendute; la seconda è la moderata quota della sua perdita annuale, pari appena al 6,8% in virtù della ripresa delle vendite in Cina.

Questi numeri sono stati possibili grazie anche alle ultime novità Huawei in tempo di lockdown. Gli ultimi smartphone top di gamma lanciati dalla multinazionale cinese appartengono alla famiglia Huawei P40: tra questi, oltre al Huawei P40 ed al Huawei P40 Pro, anche l’aggiunta del Huawei P40 Pro Plus. Ma la vera novità è un’altra.

Come giù annunciato l’anno scorso, Huawei cambierà sistema operativo a partire dal 2021: addio al colosso Android, ecco il nuovo sistema targato HarmonyOS. Quest’ultimo entrerà dunque fortemente – o almeno cercherà di farlo – nel mercato dei dispositivi mobili, facendo concorrenza ad Apple e Google.

Ce la farà? Le restrizioni commerciali imposte nel 2019 dal governo USA di certo non aiutano, ma questa era una scelta obbligata per Huawei, che altrimenti si sarebbe trovata ad affrontare la concorrenza nel mercato occidentale senza le applicazioni di Google. In ogni caso, la mossa è rischiosa: potrebbe portare molteplici vantaggi all’azienda, ma è tutt’altro che una scommessa vinta in partenza.

Apple torna alla ribalta: l’iPhone 12 è un richiamo alla tradizione

Sembra assurdo dirlo ma, analizzando i dati, il Covid-19 ha fatto bene ad Apple. La multinazionale statunitense, infatti, è tornata ad essere il terzo venditore di smartphone al mondo durante il secondo semestre del 2020: questo non solo grazie al drastico calo del marchio Xiaomi (21,5%), ma anche per via della sua flessione quasi nulla (0,4% rispetto all’anno scorso). Oltre 38 milioni sono le unità vendute da Apple. Un grosso aiuto in questo senso è stato dato dall’introduzione del nuovo iPhone SE, sebbene lo smartphone più venduto al mondo sia ancora l’iPhone 11.

In casa Apple, però, oggi i riflettori sono tutti per l’iPhone 12, che dovrebbe vedere la luce tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. Evoluzione sì, ma non per forza un qualcosa di mai visto. Questo perché il nuovo dispositivo sarà ovviamente dotato di tecnologia avanzata, ma potrebbe rappresentare una sorta di ritorno al passato per quanto riguarda il design: dai bordi più squadrati alla tripla fotocamera posteriore. Ma non è tutto. Anche Apple infatti ha voluto modificare il suo sistema operativo (sebbene “solo” nel nome): iOS 14 è appena stato sostituito da iPhone OS.

Dunque, nel suo percorso fatto di innovazione e tradizione, è chiaro come in questo momento Apple stia cavalcando la seconda opzione.

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