Da qualche tempo si sente ripetere che i colossi del web, Amazon e Google potrebbero diventare operatori di telefonia.

In realtà occorre fare un piccolo distinguo: Google negli Stati Uniti è già un operatore virtuale di telefonia con il marchio Google Fi.

Attivo da diversi anni, permette di fare traffico sia su rete fissa che mobile, in modalità 4G integrata al wifi, e pare pronto allo sbarco in Europa, avendo richiesto all’European Union Intellectual Property Office di diventare un operatore mobile.

Amazon non ha invece al momento manifestato la reale volontà di entrare nel mercato della telefonia, quanto invece è stata una ricerca di mercato di Dec Tech che ha analizzato possibili scenari di nuovi allargamenti di mercato.

In pratica vengono analizzati quali settori potrebbero vedere un brand come Amazon dominare, come già fatto nel mercato dei libri, dei giocattoli, e di svariati altri come si può vedere dalla tabella.

Se infatti Amazon entrasse nel mercato della telefonia, potrebbe contare su una base clienti molto fidelizzata, con un’ottima opinione del brand e del servizio proposto e potrebbe essere interessata ad utilizzarne i servizi di telefonia mobile e fissa.

Dalla ricerca viene infatti affermato che il 12% dei clienti Amazon passerebbe con l’azienda americana anche nei servizi di telefonia, e la percentuale potrebbe aumentare ancora nei casi di clienti Amazon Prime.

Ovviamente la maggior parte dell’attenzione è posta al mercato consumer, dei privati, ma non va dimenticato che Amazon sviluppa gran parte del suo fatturato nei servizi di cloud per le aziende, ed è quindi abituata a trattare anche con il mondo business.

Cosa potrebbe comportare l’entrata di questi grandi gruppi nel mercato della telefonia?

Vediamo alcuni aspetti da analizzare:

  • Indicazioni sullo stato di salute del mercato: la certezza che il mercato delle telecomunicazioni è ancora un settore in salute.
  • Valore della base clienti: entrambi i brand potrebbero essere interessati a fidelizzare maggiormente la propria base clienti con nuovi servizi offerti da quelli che oggi sono partner.
  • La differenza tra il mercato consumer e quello business: l’Italia rappresenta una realtà quasi unica in Europa per la gestione dei clienti business che passa attraverso una forza commerciale dedicata a seguire le aziende. Sempre più spesso è in corso la tendenza a lasciare al self service dei servizi online anche per le aziende, con enormi difficoltà.
  • Il 5G: la nuova tecnologia andrà a connettere gran parte degli oggetti inanimati con cui siamo abituati ad interagire in maniera passiva: in casa come in auto o in ufficio. Ovvio che ai grandi player tecnologici interessi far parte di queste connessioni.
  • Le difficoltà del mercato italiano: il mercato italiano non ha mai accolto più di quattro veri operatori con una base clienti considerevole. Gli operatori virtuali che hanno provato ad aggiungere la telefonia come sistema di fidelizzazione (Coop voce, Carrefour, Erg e tanti altri) non hanno mai raggiunto risultati considerevoli. Solo Poste mobile, sfruttando la diffusione degli uffici postali, sul target over 60 ha raggiunto dati significativi.
  • L’ingresso di Iliad: ha smosso il mercato che oramai pare tornato più calmo; se entrassero Amazon e Google ci sarebbe sicuramente un nuovo scossone a tutto il settore.

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