Puntualmente a cadenza trimestrale, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), pubblica il report sullo stato del settore in Italia. Vediamo quindi cosa emerge dall’ultimo report AGCOM e facciamo alcune considerazioni sul contesto e sul mercato.

RETE FISSA

Gli accessi totali sono in leggero calo, così come in calo il numero di linee dell’ex monopolista Tim, che pur mantenendo più del 51% del mercato, perde il 3% nell’ultimo anno. Vodafone è quindi il secondo operatore di rete fissa sul mercato italiano, con una crescita annuale del 1,5%.

TECNOLOGIA ACCESSI RETE FISSA

In calo continuo come prevedibile il rame, è la fibra (sia su rete mista, che pura) a crescere inesorabilmente, fino ad arrivare al 38% di accessi complessivi, in meno di 4 anni. Questa tecnologia è diventata oramai indispensabile per tutti gli utilizzi che si fanno della connettività, e le performance che permette di raggiungere.

ACCESSI BROADBAND RETE FISSA

Anche in questo contesto Tim continua ad essere leader di mercato (44%), per con una quota che viene erosa con continuità, anche se lenta dagli altri operatori. A seguire Vodafone si insedia come principale competitor con al 15,4% di quota di mercato. A seguire Fastweb e Wind-Tre.

VELOCITÀ ACCESSI RETE FISSA

Oltre il 40% degli accessi ha una velocità superiore ai 30 mbit/s, in aumento del 17% rispetto all’anno precedente; segno dell’enorme diffusione della tecnologia ultrabroadband, in grado di soddisfare le esigenze delle aziende (oltre che dei privati).

RETE MOBILE

Tralasciando per un attimo la numerica di sim complessive, che vede incluse anche le sim m2m che rappresentano oramai il 20% del totale, nel segmento human (consumer + business) le quote di mercato vedono Wind-Tre al 33% (in calo del 2,2%), a seguire Tim col 28% (-0,6%) e Vodafone col 26% (-0,9%). I virtuali (Poste ed Iliad in testa) hanno il 13%. Questi dati si riferiscono al mercato complessivo.

Nel mercato business invece, i risultati vedono appaiate Vodafone e Tim con il 36,1% a guidare il mercato, segno che la qualità dimostrata dalle reti per chi utilizza la comunicazione per fini lavorativi, ha un peso superiore ai costi. Segue Wind-Tre con il 22%, mentre gli operatori virtuali sono molto meno presenti (5%).

TRAFFICO DATI RETE MOBILE

Il traffico dati viene svolto da oltre il 70% delle sim human, con una crescita costante che ha portato ad un volume medio di traffico per sim, vicino ai 4GB. Questo valore, è medio tra tutti gli utenti e tutti i tipi di utilizzo. È un dato significativamente interessante (di cui avevamo già parlato qui) per valutare i profili tariffari migliori per le proprie offerte. In un mercato in cui il traffico voce è pressoché incluso ed illimitato, sono diventati i GB del traffico dati un carattere distintivo. Fondamentale a questo punto valutare le offerte non tanto per le decine di GB presenti (quasi sempre superiori al reale utilizzo), quanto per le performance in relazione al proprio utilizzo.

COSA CI DICONO QUESTI DATI

in un contesto di mercato che nel corso del 2018 ha visto entrare sul mercato un nuovo operatore nel settore privati (Iliad), tutto il settore ha avuto delle fluttuazioni che lo hanno agitato.

Superata la fase di novità che ha portato a nuove considerazioni in relazione ai valori economici, nella seconda metà dell’anno la focalizzazione si è portata nuovamente sui servizi e sulla qualità.

Le valutazioni periodiche sulla qualità della rete hanno più volte sottolineato come nel mobile le due reti Vodafone e Tim siano nettamente più performanti degli altri operatori.

Se in contesti privati queste considerazioni hanno minore peso, nell’utilizzo di servizi per lavoro, poter fare affidamento su di una rete performante, stabile, ed in grado di avere soprattutto prestazioni ad alto livello, resta un carattere distintivo.

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Be smart, be Flix!